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Un Caleidoscopio Impazzito


Un caleidoscopio impazzito di emozioni si infrange dentro di me, un vortice di frammenti che lotta per trovare una forma, un senso.

Sono come un puzzle scomposto, i pezzi sparsi qua e là, incapaci di comporre un'immagine nitida. La realtà mi appare sfocata, irreale, come se vivessi in un perenne stato di sogno o di trance.

Il mio corpo mi sembra estraneo, come se non mi appartenesse più, come se fossi un mero spettatore della mia stessa vita.

I ricordi affiorano alla superficie della mia mente in modo frammentario, immagini sbiadite e confuse che mi lasciano disorientato e smarrito. Come se la nebbia avvolgesse la mia memoria, offuscando i contorni dei miei vissuti, rendendoli inaccessibili.

Fatico a distinguere tra ciò che è reale e ciò che è immaginario, tra ciò che è accaduto e ciò che ho solo sognato. La mia mente è diventata un labirinto, dove i ricordi si perdono tra corridoi bui e vicoli ciechi.

Le mie relazioni con le persone sono come barche alla deriva, sbattute dalle onde di incomprensione e di disagio. 

Mi sento distaccato da tutti, incapace di provare empatia o di costruire legami profondi. Le parole sembrano perdere il loro significato, le connessioni emotive si sfilacciano come fili di lana consumati.

La solitudine è la mia compagna fedele, un'ombra costante che mi avvolge e mi opprime.

Spesso mi perdo nel tempo, ore intere scompaiono nel nulla, lasciandomi con vuoti incolmabili nella memoria. Non so dove sono stato, cosa ho fatto, con chi ho parlato. È come se vivessi due vite parallele, una cosciente e una inconscia, che mai si incontrano. Un'esistenza frammentata, divisa in compartimenti stagni, dove ogni frammento è un'isola solitaria.

La mia mente è un campo di battaglia, dove pensieri razionali e irrazionali si scontrano in un conflitto senza fine. Lotta per mantenere il controllo, per non essere sopraffatto dall'ansia e dalla paura che mi attanagliano. Pensieri intrusivi si insinuano nella mia mente, come sussurri maligni che mi tormentano e mi destabilizzano. Sono prigioniero della mia stessa mente, intrappolato in una gabbia di pensieri ossessivi e di paure irrazionali.

Ma in fondo a questo abisso, una piccola fiamma di speranza ancora brucia. È la fiamma della mia volontà di guarire, di ricomporre i frammenti della mia anima e di tornare a vivere una vita piena e significativa. Nonostante il dolore, la confusione e la paura, un barlume di luce interiore illumina il mio cammino.

So che non sarà un viaggio facile, ma sono determinato a farcela. 

Un giorno, forse lontano, riuscirò a liberarmi dalle catene della dissociazione. Ritroverò me stesso, diventerò intero di nuovo. E finalmente potrò vivere la vita che ho sempre desiderato, una vita piena di amore, di gioia e di speranza.

Io ci credo!

Lungo il cammino, ci saranno ostacoli e sfide da affrontare. Ci saranno momenti di sconforto e di disperazione. Ma non ci arrenderemo. Continueremo a lottare, giorno dopo giorno, per riconquistare la nostra vita. Perché la guarigione è possibile, e la speranza è l'arma più potente che abbiamo a disposizione.

Non sono solo, ci sono tante persone che soffrono della mia stessa condizione. Insieme possiamo condividere le nostre esperienze, sostenerci a vicenda e dare voce a questo dolore invisibile che troppo spesso viene ignorato.


Insieme possiamo spezzare il silenzio che circonda la dissociazione, possiamo dare un nome a questo dolore invisibile e possiamo costruire un mondo dove tutti si sentano visti, compresi e supportati.

 Insieme possiamo creare un futuro più luminoso, un futuro dove la guarigione e la speranza siano alla portata di tutti.

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